il tuo brand, la tua passione , la tua storia...

Miele Valtellina

MIELE DI CASTAGNO ALTA MONTAGNA DELLA VALTELLINA

Prodotti, Mieli
Richiesta di informazioni inviata, Grazie!

Richiedi informazioni

Compila il form o contattaci al numero 349 3261212

Ho letto ed acconsento al trattamento dei dati secondo la Privacy policy INVIA RICHIESTA

il tuo brand, la tua passione , la tua storia...


Dettagli prodotto

MIELE DI CASTAGNO

 

Il miele di acacia viene usato principalmente come dolcificante naturale.

Miele di Castagno

Caratteristiche organolettiche:
Stato fisico: si presenta liquido o a cristallizzazione molto lenta grazie alla sua composizione zuccherina ricca di fruttosio (il rapporto fruttosio/glucosio è pari a 2,27) il cristallo è, eventualmente, relativamente grande.
Colore: ambra, più o meno scuro quando liquido, marrone con la cristallizzazione
Odore: intenso, pungente, tannico e ammoniacale
Sapore: poco dolce e caratteristicamente amaro
Aroma: intenso, simile all’odore, molto persistente

Note: il Miele di Castagno è un prodotto dai sapori decisi e caratteristici che trova grandi estimatori. La pianta, in annate favorevoli, è un’ottima fonte nettarifera. La fioritura però coincide spesso con un periodo di siccità e di vento, compreso fra la fine delle piogge primaverili e i temporali estivi di luglio e agosto che ne compromette il raccolto. Questa produzione non attiva il nomadismo viene essenzialmente conseguita dalle postazioni fisse quando queste ricadono in aree vocate e dagli apicoltori attenti a selezionare il raccolto, togliendo il miele precedentemente ottenuto e avendo cura di asportare i melari alla fine di questa fioritura. Questo miele può risultare a volte “inquinato” da quello di melata prodotta sulla pianta stessa, che ne amplifica il sapore “scuro” e caramellato.
Si accompagna il Miele di Castagno della Valtellina può essere utilizzato in modo analogo al Miele Millefiori di Montagna della Valtellina e raccolta estiva: l’accostamento con altre pietanze dato il suo sapore deciso, deve essere all’insegna della complementarietà. E’ indicato con i formaggi molli molto saporiti, quali gorgonzola e caprino fresco piccante. Con le carni è particolarmente indicato per laccare l’arrosto. Si abbina ottimamente con i gelati alla crema.
Si accosta bene alle noci. E’ inoltre il componente della tradizionale “posizione magica” contro le malattie da raffreddamento e ottimo viatico per la notte: latte caldo, miele e cognac.
Una prima colazione con pane abbrustolito e ancora caldo, spalmato con un velo di burro e Miele di Castagno della Valtellina accompagnato da una tazza di caffè latte, costituisce un’ottima partenza mattutina e dà la grinta e la carica giusta fino alla sera.

Ricetta consigliata: salsa per l’insalata al Miele di Castagno della Valtellina
Ingredienti: aceto balsamico, olio di oliva extravergine, 1 scalogno, 2 cucchiaini di miele di Castagno della Valtellina, 5-6 gherigli di noce, pepe macinato
Tritare finemente lo scalogno, aggiungere le noci sminuzzate sommariamente, due cucchiaini di miele di castagno e quindi aceto balsamico tanto da coprire con abbondanza il composto preparato. Mescolare fino a che il miele non si è completamente sciolto, quindi aggiungere l’olio e continuare a mescolare per alcuni minuti aggiungendo a piacere, anche un po’ di pepe.


Zona di produzione: l’area del castagneto era in passato molto più estesa, per la grande importanza che questa pianta aveva nell’economia agricola (grazie al legno da cui si ricavavano pali per la vite, doghe per botti e tini, oltre che a legna da ardere, per il fogliame utilizzato come lettiera e, ovviamente, per i frutti) questa pianta vegeta dalle prime pendici fino a 1000 m di quota in Valtellina i boschi di castagno in zona soliva (versante retico) si trovano sopra la fascia dedicata alla coltivazione del vigneto, dai 600 a 1000 metri, mentre sul versante orobico i castagneti sono più estesi, partendo già dal fondovalle, ad una quota di circa 300 metri.

Periodo delle fioriture: la piena fioritura del castagno si verifica nella seconda metà del mese di giugno. Il castagno fornisce una raccolta estiva che marca fortemente il sapore del miele. La pianta è assiduamente visitata dalle api perché fornisce non solo il nettare ma anche cospicue quantità di polline che sostengono egregiamente lo sviluppo della covata degli alveari.

il tuo brand, la tua passione , la tua storia...

Eccellenze enogastronomiche in evidenza